Blog in costruzione


mercoledì 2 luglio 2014

Convegno Acli Ravenna "LE LINEE GUIDA PER UNA RIFORMA DEL TERZO SETTORE"

Convegno di Studi delle ACLI Provinciali Ravenna
in collaborazione con il
 CIRCOLO ACLI FAENZA
"LE LINEE GUIDA  PER UNA RIFORMA DEL TERZO SETTORE"
VENERDI 11 LUGLIO 2014 
Faenza alle ore 20,30
Sala Conferenze della Casa delle Associazioni
Via Laderchi 5.3/A(Vicino al Duomo-Chiesa di S.Stefano)

Relatori


Riccardo BREVEGLIERI 
Forum Terzo Settore Emilia Romagna


Walter RASPA  
Presidente Regionale Acli Emilia Romagna

Pierdomenico LAGHI     
Presidente Circolo ACLI Faenza


  Presiede   
Antonio NONNI 
Presidente Provinciale Acli Ravenna 



lunedì 23 giugno 2014

SPECIALE "DIPENDENZE DA GIOCO"

L'illusione di giocare
Scritto da  Andrea Casavecchia
Martedì, 22 Aprile 2014 10:34
Scommettere non è un gioco, ma un’illusione, la differenza è tutta lì: nel confondere un’attività creativa e spensierata con un salto disperato nel buio, tentati dalla prospetta di una vita da sogno. Per urlare una volta davanti a tutti gli altri: “Ho vinto!”
L’azzardo stimola la nostra adrenalina fino a causarne dipendenza. Si stima che in Italia i giocatori patologici siano tra lo 0,5 e il 2,2% della popolazione, come scrive lo psichiatra Luigi Janiri.
In Italia ci accorgiamo della piaga sociale, quando osserviamo di famiglie sul lastrico che perdono la loro casa, le persone indebitate che frequentano gli sportelli d’ascolto delle Caritas diocesane e parrocchiali.
Gli esperti calcolano che in dieci anni le scommesse siano decuplicate. Alcune ricerche rilevano inoltre che nelle zone in cui sono aumentati i mini casinò, sono cresciute le ludopatie.
Ma il gioco d’azzardo è radicato in Italia perché sostiene le casse dello Stato. Per avere un’idea del fenomeno l’anno scorso, nel 2013, questi “apparecchi di intrattenimento” hanno procurato alle finanze del nostro Paese circa 48,7 miliardi di euro: tanto hanno perso gli italiani che si sono “intrattenuti” nei circuiti legali. Alla somme poi andrebbe aggiunto il mare magnum delle scommesse online e tutti i locali illegali.
"Non gioco più" è il numero monografico di Aprile 2014, dedicato all’azzardo, di Benecomune.net.
Le Acli per arginare la diffusione del gioco d’azzardo aderiscono a slotmob, una campagna per eliminare le slot machine installate nei bar e ricordano che l'incontro nazionale del 10 maggio 2014
_______________________________________________________
Le Acli scendono in campo contro il gioco d'azzardo
giovedì 23 gennaio 2014
Raspa: "Incentiviamo l'eliminazione delle slot dai circoli"
Le Acli, le sue strutture (sedi provinciali, Circoli di base e sedi di società sportive), presenti in tutto il territorio della regione Emilia Romagna da tempo sostengono il divieto che nei bar dei circoli Acli ci siano apparecchi elettronici per il gioco d'azzardo. Dove eventualmente si trovino, sostiene Walter Raspa del circolo Acli S.Stefano e Presidente Regionale Acli Emilia Romagna, saranno incentivati i circoli sotto diverse forme a rimuovere le slot machine. "Le Acli da anni denunciano questo vergognoso fenomeno - prosegue Raspa - che colpisce soprattutto le fasce deboli della popolazione e molti Sindaci, finalmente stanno prendendo consapevolezza delle pesanti conseguenze sociali che il gioco d'azzardo fa ricadere nelle famiglie".
Le Acli hanno aderito con convinzione alla "campagna Nazionale "mettiamoci in gioco" e al manifesto dei sindaci in appoggio alla proposta di Legge di iniziativa popolare per la quale si stanno raccogliendo le firme.
In Emilia Romagna gli Enti, le associazioni di promozione sociale, ricreative e culturali, riconosciute dalla regione, hanno sottoscritto un "Codice di Autoregolamentazione e di accordo territoriale" dove al punto 5 si impegnano nei propri circoli con i giovani e gli anziani ad organizzare momenti informativi sui rischi derivanti dall'abuso di sostanze (alcol e droghe) e dalla dipendenza da gioco (gioco d'azzardo patologico). 
"A tale fine  - sostiene il Presidente Regionale Acli Emilia Romagna - vanno scoraggiate le pratiche (es. drink card obbligatorie, free bar, after hours,) che possano incentivare abusi impegnandosi, in particolare, al rispetto delle indicazioni di legge sul gioco d'azzardo/cfr,legge 8 novembre 2012, n.189, con particolare riferimento all'art.7, comma 5, per l'utilizzo del materiale informativo predisposto dalle Aziende Sanitarie Locali ed alla collaborazione con i servizi di assistenza del territorio, pubblici e del privato sociale, dedicato alla cura e alla prevenzione delle patologie correlate alla dipendenza da gioco.
In mancanza del rispetto di dette norme l'associazione territoriale provvederà, in armonia con le proprie norme statutarie e regolamentari, a richiamare il circolo fino a procedere al ritiro dell'affiliazione comunicandolo poi alle altre associazioni firmatarie oltre che agli organi preposti di vigilanza".
Raspa commenta poi con favore le considerazioni del vice sindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi che aveva affermato:

  • non possiamo interessarci dei nostri circoli solo quando ci sono macchinette da rimuovere.
  • i circoli vanno aiutati e sostenuti perché costituiscono luogo di ritrovo aperto grazie all'impegno degli iscritti (spesso i controlli si accaniscono  proprio su questi circoli storici)

"I fatturati del gioco d'azzardo, sono oggi oltre 90 miliardi di euro annui, ma crescono anche i conti sanitari, sociali, relazionali e legali della diffusione della malattia "ludopatia" - spiega Raspa.
"L'Italia è il primo paese al  mondo per spese pro capite dedicata al gioco, con 350 mila slot machine legalizzate e ben 50 mila video lottery che ingoiano anche banconote da 100 Euro alla volta.
Nel 2004 il totale delle giocate ha raggiunto i 25 miliardi di euro restituendo allo Stato il 29,4% pari a 7,3 miliardi. Nel 2012 si è passati a 94 miliardi ma le entrate fiscali sono rimaste presso che invariate. Questo fa capire  quanto sia appetitosa la torta del gioco d'azzardo, purtroppo c'è sempre qualche mano non certo anonima che vorrebbe castigare i Comuni che lottano contro il gioco d'azzardo e la criminalità organizzata.
Le gravi conseguenze che questo gioco legalizzato comporta (i proprietari delle slot machine sono i monopoli dello stato!), impone a tutti una seria riflessione a partire da una rigorosa disciplina nazionale ed una altrettanta severa regolamentazione dei locali pubblici e per finire una prevenzione di educazione rivolta ai giovani e cura dei malati".
Le Acli sono impegnate fortemente con tutte le proprie strutture sulla prevenzione del gioco d'azzardo, hanno già organizzato diverse iniziative con convegni (Piacenza-Parma-Modena-Ferrara e a breve ci sarà un Convegno nel Circolo Acli di S. Stefano promosso dalla presidenza provinciale), in tutti i Circoli Acli sono stati distribuiti comunicati e volantini sul gioco d'azzardo e, in occasione dell'apertura del tesseramento 2014, sono state decise forme di incentivazioni ai circoli che rinunciano alle slot machine.
Le Acli chiedono ai comuni ed alle provincie e Regioni di incentivare con la riduzione di tasse i circoli che rinunciano alle installazioni delle macchinette slot machine.

___________________________________________________________

Con l’azzardo non si gioca
Evento a Firenze con la presidente Laura Boldrini 
Con l’azzardo non si gioca.
Una legge che fissi le regole, ora!
Sabato 25 gennaio 2014, Firenze
Circolo Arci San Niccolò, via di San Niccolò 33r
ore 10.30-13.00
Intervengono
Laura Boldrini, presidente della Camera dei deputati
mons. Fausto Tardelli,  segretario della Conferenza episcopale toscana e vescovo di San Miniato
Salvatore Allocca, assessore al Welfare e politiche per la casa della Regione Toscana
Nelle aule del Parlamento è iniziato l’iter per l’approvazione di una legge nazionale sul gioco d’azzardo, un obiettivo fondamentale per tutti coloro che intendono ridurre i rischi connessi a una diffusione del fenomeno incontrollata e abnorme.
Nell’opinione pubblica, nelle Istituzioni, nelle Chiese, nei partiti, tra i cittadini c’è sempre più consapevolezza del fatto che l’azzardo può produrre situazioni di dipendenza anche gravi e costi sociali e sanitari molto alti.
“Mettiamoci in gioco” – la campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo promossa da Acli, Adusbef, Alea, Anci, Anteas, Arci, Associazione Orthos, Auser, Avviso Pubblico, Azione Cattolica Italiana, Cgil, Cisl, Cnca, Conagga, Federconsumatori, FeDerSerD, Fict, Fitel, Fondazione Pime, Fp Cgil, Gruppo Abele, InterCear, Lega Consumatori, Libera, Scuola delle Buone Pratiche/Legautonomie-Terre di mezzo, Shaker-pensieri senza dimora, Uil, Uisp – organizza questo evento a Firenze insieme ad esponenti delle Istituzioni e della società civile per dire forte e chiaro che il gioco d’azzardo va regolamentato, al più presto e in modo molto rigoroso.
In tale occasione il circolo Arci di San Niccolò annuncerà la decisione di rimuovere le slot dai propri locali.
All’evento parteciperà anche una classe dell’Istituto statale di istruzione superiore A. Pesenti di Cascina (Pisa), che ha promosso con la Fondazione Caponnetto un progetto di indagine e sensibilizzazione sul gioco d’azzardo nel proprio territorio.
La partecipazione è libera.
___________________________________________________________

Gioco d'azzardo, prosegue la raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare
Ha preso il via sabato scorso da piazza del Popolo la raccolta di firme per sostenere la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico. A quella del sindaco Fabrizio Matteucci, che per primo ha apposto la propria sul modulo, sono seguite più di cento firme in un paio d'ore.
La raccolta continua fino al 9 marzo negli sportelli dell'Anagrafe di via Berlinguer (aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle13, sabato dalle 8,30 alle12.30, martedì e giovedì anche dalle 14.30 alle 16.30), in quelli di Via Maggiore 120, via Berlinguer 11, via Aquileia 13 (aperti dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12.30, martedì e giovedì anche dalle 14 alle 17) e nelle delle sedi del forese (aperti dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13, sabato dalle 8.30 alle 12.30) .
Il sindaco Fabrizio Matteucci e l'assessora ai servizi sociali Giovanna Piaia rinnovano l'invito ai cittadini ad aderire e firmare poiché "ciascuno di noi con la propria firma può contribuire a fare sì che le istituzioni dispongano della normativa necessaria per fronteggiare le gravi ripercussioni sociali, sanitarie ed economiche che il gioco d'azzardo provoca. Soprattutto nelle fasce di popolazione già messe a dura prova dalla crisi, dalla disoccupazione o da situazioni di disagio".
Il comitato promotore è attivo nella pubblicizzazione e nell'organizzazione della raccolta firme attraverso banchetti in luoghi frequentati, così come sta avvenendo in altre città d'Italia per raggiungere il numero di firme necessario, 50mila, per far approdare la legge in Parlamento.
Anche altri Comuni della provincia si stanno attivando nella campagna di sensibilizzazione e raccolta firme. Domattina a Massalombarda si svolgerà un convegno al quale parteciperà, tra gli altri, l'assessora Piaia in veste di relatrice della proposta di legge.
Al comitato di Ravenna, a fianco dell'Amministrazione comunale, aderiscono Caritas, Acli, Auser, Ada, Libera, Arci, Associazione giocatori anonimi Gamanon, Comitato Cittadino Antidroga, alcuni istituti scolastici superiori e l'Ufficio Scolastico provinciale, i sindacati Cgil - Cisl - Uil; Varesco produzioni e Ravenna Cinema che insieme all'Associazione Culturale Gruppo dello Zuccherificio hanno avviato nei mesi scorsi campagne di sensibilizzazione, l'Azienda Sanitaria Locale con il dipartimento Dipendenze Patologiche, lo psicologo Gianni Savron membro del Comitato Direttivo di Alea, oltre a cittadini e studenti che si occupano a vario titolo del tema. Il portavoce è Massimo Manzoli presidente dell'Associazione Culturale Gruppo dello Zuccherificio.

__________________________________________________________


Le Acli di Ravenna aderiscono al Tavolo per combattere il gioco d'azzardo

Le Acli ravennati contro il gioco d'azzardo
Il comune di Ravenna, venerdì 25 ottobre 2013 , ha dato vita a un tavolo per combattere le ludopatie. La riunione ha determinato le seguenti decisioni:
è stato istituito un tavolo di coordinamento con l’obiettivo di sostenere un progetto di legge di iniziativa popolare teso a raccogliere le firme da qui al 31 di marzo 2014;
al tavolo ravennate, oltre al comune e provincia, hanno partecipano le scuole superiori, i sindacati, l’azienda USL, le principali APS, la Caritas oltre a numerosi altri enti e associazioni;
ogni associazione partecipante ha individuato un proprio rappresentante in seno al comitato;
è stata calendariata una prima iniziativa pubblica per l'avvio della raccolta firme.
SABATO 16 NOVEMBRE - ORE 10.00 IN PIAZZA DEL POPOLO A RAVENNA,
si da’ avvio alla campagna di raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare contro il gioco d'azzardo
Le Acli Provinciali di Ravenna, aderendo convintamente al tavolo, sono impegnate, in tutto il territorio provinciale, a progettare e realizzare iniziative a sostegno della raccolta firme. Nei prossimi giorni approveremo uno specifico programma che faremo conoscere al nostro movimento e alla cittadinanza.


___________________________________________________________

Le ACLI di Ravenna Contro le Dipendenze da Gioco

Il Comune di Ravenna per sostenere l'iniziativa per la firma della legge d’iniziativa popolare per la regolamentazione del Gioco d'Azzardo, proposta in ambito nazionale da Legautonomie e dal “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, ha convocato un incontro per venerdì 25 ottobre alle ore 16 presso la Residenza Municipale in Piazza del Popolo a Ravenna.
L'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ravenna propone di costituire un comitato locale, per questo scopo, composto da associazioni sensibili al problema fra cui le Acli Provinciali di Ravenna.
La Presidenza Provinciale Acli, nell'aderire alle richieste del Comune capoluogo, ricorda il costante impegno del movimento aclista a livello nazionale, regionale e locale nella battaglia contro il Gioco d'Azzardo.
_____________________________________________________________

Mettiamoci in gioco
“Mettiamoci in gioco” è la campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo. L’iniziativa, nata nel 2012, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del fenomeno e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche.
I promotori della campagna stimano tra i 5,5 e i 6,6 miliardi di euro annui i costi sociali e sanitari che il gioco d'azzardo patologico comporta per la collettività, e tra gli 88 e i 94 miliardi di euro il business dell'azzardo nel nostro paese per il 2012. Tanto che il gioco d’azzardo, con il 4% del pil prodotto, è la terza industria nazionale.
La spesa pro capite annua per ogni italiano maggiorenne va, a seconda delle stime, da 1703 a 1890 euro. Le persone che hanno problemi di dipendenza sono tra le 500mila e le 800mila, quelle a rischio sono quasi due milioni.
La campagna chiede allo Stato di frenare l’espansione di nuovi giochi, di rinunciare ad ampliare la raccolta e i ricavi derivanti dall’azzardo, di restituire un potere decisionale alle comunità locali che sono espropriate di ogni funzione di “governo” del fenomeno, di impedire la pubblicità del gioco d’azzardo e di inserire il gioco d’azzardo patologico all’interno dei Livelli essenziali di assistenza con una normativa volta a equiparare il diritto alle cure e l’accesso gratuito e diretto ai servizi già garantiti ad altre forme di dipendenza patologica.
___________________________________________________________

Una legge per regolamentare il gioco d'azzardo
La campagna Mettiamoci in gioco ha incontrato molti parlamentari

Il tempo è scaduto, occorre approvare al più presto una legge che regolamenti realmente e in modo rigoroso la diffusione del gioco d'azzardo nel nostro paese. E' questo il messaggio che arriva dall'incontro svolto a Roma il 9 luglio scorso e promosso da “Mettiamoci in gioco”, campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo e dal cartello Insieme contro l'azzardo a cui hanno partecipato numerosi parlamentari di vari schieramenti e diversi esponenti degli enti locali. L'appuntamento ha permesso di individuare una serie di punti condivisi in vista di una normativa in materia.
"Crediamo  che ci sia bisogno di una legge quadro, che ordini questo settore" - ha affermato Antonio Russo, responsabile Legalità della Presidenza nazionale delle Acli - Bisogna modificare la legislazione vigente, soprattutto in alcuni aspetti. Oggi, nel nostro Paese, i sindaci non hanno poteri di controllo sulla diffusione e sull'utilizzo dei numerosi strumenti del gioco d'azzardo sui territori. Quindi, bisogna dare ai sindaci e alle amministrazioni comunali dei poteri effettivi. Oggi loro non possono neanche stabilire quale sia la distanza dalla sala nella quale sono contenuti questi giochi, queste slot machine, rispetto per esempio ad una parrocchia, rispetto ad una scuola. Ecco, noi riteniamo fondamentale che si riparta da una legge quadro che possa ordinare questa materia".
La campagna – promossa da ACLI, ADUSBEF, ALEA, ANCI, ANTEAS, ARCI, AUSER, Avviso Pubblico, CGIL, CISL, CNCA, CONAGGA, Federconsumatori, FeDerSerD, FICT, FITEL, Fondazione PIME, Gruppo Abele, InterCear, Libera, Shaker - pensieri senza dimora, UISP – ha avanzato queste proposte: eliminazione del termine "ludopatia" dagli atti pubblici, da sostituire con il termine, assai più corretto, di "gioco d'azzardo patologico"; divieto di introdurre nuovi giochi con vincite in denaro; completare, entro due mesi, il percorso di inserimento del gioco d'azzardo patologico nei Livelli essenziali d'assistenza garantiti dallo stato; istituzione di un fondo per la prevenzione, cura e riabilitazione finanziato per un terzo dalla riduzione delle somme destinate alle vincite, per un terzo dagli introiti dei concessionari e per un altro terzo dallo stato; impedire l'accesso ai giochi da parte dei minorenni prevedendo l'obbligo di presentazione della tessera sanitaria; stabilire una serie di norme per ridurre drasticamente i messaggi ingannevoli e tutelare i minorenni e le fasce più deboli; assegnare un potere di regolamentazione agli Enti locali rispetto all'esercizio del gioco (autorizzazioni, orari, luoghi…); istituzione di un Osservatorio nazionale sulle dipendenze da gioco d'azzardo patologico presso il ministero degli Affari sociali, a cui devono partecipare anche esponenti dei Sert e del terzo settore più rappresentativo; prevedere attività di formazione specifica per operatori dei Sert, dei Servizi di salute mentale e del privato sociale e, sui rischi dell'azzardo, per gli esercenti dei giochi; definire un complesso di limitazioni, divieti e obblighi connessi ai luoghi del gioco per ridurre i rischi di dipendenza (tempo minima di partita, presenza di orologi nelle sale, limiti per il fumo identici a quelli vigenti in tutti gli altri locali…); armonizzazione del prelievo fiscale per i diversi giochi, oggi tassati in modo spesso radicalmente, e ingiustificatamente, differente.

___________________________________________________________

Emilia Romagna: Bene legge regionale contro il gioco
Soddisfazione delle Acli Emilia Romagna per la legge regionale approvata il 2 luglio per contrastare il gioco d’azzardo.
“La Regione ha lavorato bene – ha commentato Walter Raspa, presidente delle Acli romagnole – ha recepito i protocolli di intesa che le varie associazioni avevano fatto per ridurre il fenomeno. Si sono infatti verificati molti casi di giovani e meno giovani che per giocare si erano rovinati”.
La legge prevede strumenti per contrastare il gioco e fare prevenzione, trattamenti sanitari anche sperimentali, marchio 'Slot freE-R' per bar, circoli privati ed esercizi commerciali che non accettano le macchinette della fortuna e regole ferree per i gestori di sale da gioco che dovranno esporre un test di verifica, predisposto dall'Ausl, per una rapida autovalutazione del rischio di dipendenza. Sempre all'interno delle sale, i gestori sono tenuti a tenere depliant informativi riguardo la disponibilità dei servizi di assistenza. Infine, la legge prevede l'obbligo per i gestori di frequentare corsi di formazione predisposti dall'Ausl sui rischi del gioco patologico.
Insieme alla legge sono stati approvati anche alcuni emendamenti: uno prevede che i Comuni possano dettare previsioni urbanistico-territoriali in ordine alla localizzazione delle sale da gioco e disciplinare, nell’ambito dei propri strumenti di pianificazione, gli elementi architettonici, strutturali e dimensionali delle sale da gioco e delle relative pertinenze.
Per Raspa un ulteriore disincentivo al gioco potrebbe venire dai Comuni: “Dovrebbero favorire con agevolazioni fiscali e riduzione delle tariffe chi decide di togliere le slot. Ma anche lo Stato dovrebbe fare la sua parte ed essere coerente invece di incentivare il gioco perché ci guadagna”.
In Italia i giocatori stimati sono 15 milioni, di cui 2 milioni a rischio patologico; 800.000 sono già a livello patologico. 79,9 sono i miliardi spesi nel gioco in Italia nel 2011, erano 14 nel 2000, di questi 6,4 miliardi spesi in Emilia-Romagna con una spesa media procapite di 1.840 euro.
Per le Acli, impegnate nella campagna nazionale “Mettiamoci in gioco”, l’impegno continua il 5 luglio con il convegno “Non farti giocare dal gioco”, promosso dalle Acli Piacenza insieme alla parrocchia e al Comune di Castel San Giovanni (Pc).
L’appuntamento è per il 5 luglio ore 21.00 al Centro culturale –Via Mazzini, 2 di Castel San Giovanni (Pc).
___________________________________________________________

Emilia Romagna: Il codice delle associazioni
Un codice di autoregolamentazione per le associazioni di promozione sociale. Lo hanno firmato il 20 giugno nove associazioni dell’Emilia Romagna tra cui anche le Acli regionali. 
Con il codice, le associazioni vogliono contrastare l’abusivismo associativo – quel fenomeno che per motivi fiscali spinge gli enti di lucro a diventare associazioni – migliorare la collaborazione con le istituzioni, costruire un nuovo sistema di partecipazione, evitare il nomadismo associativo.
Un punto particolare del regolamento riguarda il gioco d’azzardo: le associazioni si impegnano “a organizzare momenti informativi sui rischi derivanti dall’abuso di sostanze (alcool e droghe)e dalla dipendenza da gioco (ludopatia). Le associazioni si impegnano poi a rispettare la legge sul gioco d’azzardo e a collaborare con i servizi di assistenza del territorio dedicati alla cura e prevenzione delle patologie correlate dalla dipendenza da gioco”.
Le Acli, insieme ad altre 17 associazioni, partecipano alla campagna nazionale "Mettiamoci in gioco", che contrasta il gioco d'azzardo.
___________________________________________________________

Mettiamoci in gioco. Le Acli contro i rischi del gioco d'azzardo
  • Lunedì, 03 Dicembre 2012 10:32
  • Scritto da  area Legalità
Mercoledì 5 dicembre 2012 a Roma presso il Nuovo Cinema Palazzo di Piazza dei Sanniti 9/a alle ore 18.00 l’iniziativa: "Gioco d’azzardo, quanto ci costi!"
La dimensione del gioco per le Acli ha un valore sociale e di socializzazione specifico in sè.
Nell’esperienza associativa il gioco è stato ed è un’insostituibile maestro del processo educativo. Nella pratica sociale è possibile spiegare con immediatezza ed efficacia principi etici e morali che diversamente sarebbe difficile spiegare come , ad esempio, il valore del rispetto delle regole, della lealtà, del sacrificio nel preparare una gara.
Eppure occorre oggi distinguere tra gioco e gioco. Una cosa è il gioco che contribuisce a far crescere, a mettere in relazione le persone, magari contando sulla destrezza e sulla abilità di conseguire una vittoria meritata e una cosa è il gioco che estranea, che abbrutisce e peggio ancora fa ammalare.
È quanto sta producendo il gioco d’azzardo in Italia, i cui numeri ed effetti, su tutte le fasce di età, commentano in maniera inequivocabile un crescente pericolo sociale e sanitario e una aumento della illegalità.
Oggi nel nostro Paese crescono i fatturati del gioco d’azzardo, ma anche i costi sanitari, sociali, relazionali e legali della sua diffusione. Per questo, insieme a 20 organizzazioni di vario genere (Adusbef, Alea, Anci, Anteas, Arci, Auser, Avviso Pubblico, Cgil, Cisl, Cnca, Conagga, Federconsumatori, Federserd, Fict, Fitel, Gruppo Abele, InterCear, Libera, Uisp) le Acli hanno dato vita alla campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, “Mettiamoci in Gioco”.
L’iniziativa lanciata a giugno scorso, ha l’obiettivo di aprire un dibattito politico sul tema e di prevenire i danni sociali del gioco d’azzardo.
Con 80 miliardi di euro di fatturato annuo, l’industria del gioco d’azzardo è diventata una delle più importanti del Paese. 
Lotterie, slot machine, poker, scommesse e giochi d’azzardo di diversa natura hanno inondato il mercato a ritmi sempre più frenetici. Il risultato di questo sforzo ingente, anche in termini di marketing e pubblicità, è stata la notevole crescita dei giocatori, che coinvolge ogni gruppo sociale, compresi pensionati, casalinghe, giovani.
L’Italia è il primo paese al mondo per spesa pro-capite dedicata al gioco. Secondo alcune ricerche il 2.2% della popolazione adulta italiana risulta essere a rischio per il gioco d’azzardo se non addirittura “vittima” di una patologia. 
Una situazione favorita anche da molti conflitti di interesse, a partire dal fatto che lo Stato stesso affida al ministero del Tesoro e delle Finanze – fruitore di cospicue entrate economiche provenienti dal mercato dell’azzardo – il ruolo di tutelare i cittadini dai problemi sociali e sanitari correlati alle dipendenze patologiche indotte dalla progressiva espansione del settore. Una funzione che, dunque, dovrebbe essere svolta da una diversa Autorità di pari livello. 
Anche le mafie hanno fiutato l’affare, come testimoniato dalla Relazione della Commissione parlamentare antimafia del 2011, da molte inchieste della magistratura e dal rapporto di Libera “Azzardopoli”: il business del gioco d’azzardo costituisce un interesse specifico di infiltrazione delle grandi organizzazioni criminali e l’espansione del gioco d’azzardo legale non contiene, ma alimenta il gioco d’azzardo illegale. Senza contare il nesso tra gioco d’azzardo e usura, più volte sottolineato dalle fondazioni antiusura.
A fronte di una situazione sempre più preoccupante, Istituzioni, organizzazioni di terzo settore, sindacati, gruppi di giocatori patologici in trattamento, associazioni di consumatori, hanno lanciato la campagna “Mettiamoci in gioco” con l’intento di limitare la crescita forsennata del gioco d’azzardo, aumentare le tutele per la collettività e i giocatori, favorire gli interventi a favore dei giocatori “patologici”.
Per i promotori dell’iniziativa è oggi urgente: 
  • porre un freno, da parte dello Stato, al modello di “liberalizzazione controllata” del gioco d’azzardo in Italia, che si è progressivamente trasformato in insidiosa “deregulation”, come testimonia l’abnorme espansione delle proposte di giochi in ogni comune d’Italia
  • una moratoria rispetto all’immissione di nuovi giochi, sia per quantità che per qualità, e la rinuncia ad ampliare ulteriormente la raccolta e i ricavi derivanti dall’azzardo, anche nel caso di nuove emergenze nazionali che richiedono l’immediato introito di risorse
  • restituire potere decisionale alle comunità locali, ora espropriate di ogni funzione di “governo” del fenomeno: i sindaci non possono intervenire sulle licenze, perché totalmente scavalcati dall’attuale legge dello Stato
  • impedire la pubblicità del gioco d’azzardo con appositi divieti, non diversamente da quanto avviene per il tabacco. Pur consapevoli della normativa europea in merito, i promotori ritengono che gli Stati nazionali debbano riaprire il confronto sull’intera questione all’interno della Commissione e nello stesso Parlamento di Strasburgo
  • inserire il gioco d’azzardo patologico all’interno dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) previsti per i servizi sanitari, con una normativa volta a equiparare il diritto alle cure e l’accesso gratuito e diretto ai servizi già garantiti nelle altre forme di dipendenza patologica. Al fine di rendere sostenibili i costi di tale equiparazione si propone di devolvere l’1% del fatturato complessivo sul gioco alla riparazione dei danni direttamente o indirettamente provocati dall’espansione del fenomeno.
Le risorse da reperire potrebbero essere così ripartite: per un terzo dalla riduzione delle vincite, per un altro terzo dagli introiti fiscali dello Stato, per il rimanente terzo dai profitti dei concessionari e gestori. L’ultimo obiettivo da perseguire nella prospettiva di una maggiore diffusione della iniziativa è quello di costituire un tavolo di confronto con le associazioni e i servizi impegnati nel settore, al fine di definire i criteri e le iniziative di una corretta ed efficace campagna di educazione al gioco e di prevenzione dei rischi indotti dal gioco d’azzardo.
Al fine di sensibilizzare sui danni del gioco d’azzardo, la Campagna “Mettiamoci in gioco”, organizza per mercoledì 5 dicembre 2012 a Roma presso il Nuovo Cinema Palazzo di Piazza dei Sanniti 9/a alle ore 18.00 l’iniziativa: "Gioco d’azzardo, quanto ci costi!". Una prima iniziativa pubblica alla quale parteciperanno: Don Armando Zappolini, Campagna “Mettiamoci in Gioco”; Matteo Iori, presidente del Conagga; Cristina Perilli, Psicologa Asl Milano; Daniele Poto, Libera; Don Marcello Cozzi, presidente della Fondazione antiusura “Interesse uomo”.


_______________________________________________________

mercoledì 9 aprile 2014

Evangelii Gaudium - 11 Aprile 2014 20,45 - Sala Conferenze Piazza Arcivescovado, 11. Ravenna

Acli Ravenna News 


Cari Amici,
comunichiamo che venerdì 11 aprile 2014, a Ravenna, si terrà un'interessante incontro sul tema

Il seminario, voluto dalle Acli  Provinciali, vede la presenza, dell'Arcivescovo della Diocesi di Ravenna - Cervia, Monsignor Ghizzoni.
L'incontro, aperto a tutto il Movimento Aclista, è previsto

alle ore 20,45 a Ravenna presso la Sala  Conferenze in piazza Arcivescovado, 11.
 
Tutta la cittadinanza è invitata.
Si inviano cordiali saluti con due frasi tratte dall’esortazione apostolica EVANGELII GAUDIUM fatta da Papa Francesco il 24 novembre 2013,
alla chiusura del’anno della Fede:
“Può essere missionario solo chi si sente bene nel cercare il bene del prossimo”
“Se riesco ad aiutare una sola persona a vivere meglio è già sufficiente a giustificare il dono della mia vita”




martedì 1 aprile 2014

Giornata dell'Aclista 2014 Circoli Acli di Lugo e San Gabriele - sabato 5 Aprile 2014


Acli Provinciali Ravenna
Presidenza Provinciale
Area Comunicazione




Giornata dell'Aclista 2014 Circoli Acli di Lugo e San Gabriele - sabato 5 Aprile 2014

Si svolge , sabato 5 aprile, la tradizionale Giornata dell'Aclista, come sempre con i suoi tre momenti: quello religioso, quello formativo e quello conviviale.

Tema del momento culturale formativo "Sviluppo integrale e dignitoso per tutti. "Ev Gaudium" di Francesco dal Pensiero ai fatti", Papa Francesco e la “esortazione” ad uscire dalla crisi sostenendo l’impegno per una crescita delle persone e delle nazioni: fermo ammonimento a non creare ulteriori differenze fra opulenza e povertà, che sarà sviluppato in un incontro pubblico, alle ore 18.15, nella Sala della Circoscrizione di Lugo Est di viale Europa 128, da don OTTORINO RIZZI, responsabile Diocesano per la Pastorale del Lavoro.

Il programma della Giornata dell'Aclista si aprirà alle ore 17,30, con la SANTA MESSA PRESSO LA CHIESA DI SAN GABRIELE, celebrata da don Ottorino Rizzi, cui seguirà appunto l'incontro dibattito con don Ottorino.

A seguire, alle ore 20,15, presso il CIRCOLO ACLI della Parrocchia di San Gabriele, il momento conviviale con la cena aperta a tutti, durante la quale il Sindaco Raffaele Cortesi consegnerà il PREMIO ALLA LUGHESE ECCELLENTE, giunto alla 4^ edizione, a Giulia Visani.

Presidenza Provinciale Acli Ravenna



Evangelii Gaudium : incontro delle Acli Provinciali con l'Arcivescovo della Diocesi di Ravenna - Cervia, Monsignor Ghizzoni.



Acli Provinciali Ravenna
Presidenza Provinciale
Area Comunicazione




Al Consiglio Provinciale Acli Ravenna
Ai Presidenti delle Strutture di base
Al Direttore del Patronato
Al Presidente del CAF
Al Presidente del CTA



Cari Amici,
comunichiamo che venerdì 11 aprile 2014, a Ravenna, si terrà un'interessante incontro sul tema
Evangelii Gaudium

Il seminario, voluto dalle Acli  Provinciali, vede la presenza, dell'Arcivescovo della Diocesi di Ravenna - Cervia, 
Monsignor Ghizzoni.

L'incontro, aperto a tutto il Movimento Aclista, è previsto alle ore 20,45 , a Ravenna presso la Sala  Conferenze in piazza Arcivescovado, 11,

Nella certezza di vedervi, si invitano caldamente i presidenti dei circoli Acli di favorire la partecipazione dei propri collaboratori e dei rispettivi componenti dei direttivi e/o presidenze e di quanti siano interessati a partecipare

Vi invio cordiali saluti con due frasi tratte dall’esortazione apostolica EVANGELII GAUDIUM fatta da Papa Francesco il 24 novembre 2013, alla chiusura del’anno della Fede:

Può essere missionario solo chi si sente bene nel cercare il bene del prossimo”
“Se riesco ad aiutare una sola persona a vivere meglio è già sufficiente a giustificare il dono della mia vita”



Presidenza Provinciale Acli Ravenna






Contatti

mail: acli.ravenna@gmail.com

Pagina Facebook: Acli Ravenna
Pagina twitter: https://mobile.twitter.com/AcliRavenna
Acli News on line:  Acli Ravenna News


lunedì 10 marzo 2014

In ricordo della Tragedia dei 13 lavoratori della Mecnavi: 13 marzo 1987 – 13 marzo 2014

   
                                                                                                                                                                                                  
   PRESIDENZA PROVINCIALE ACLI - RAVENNA 
Area Comunicazione


In ricordo della Tragedia dei 13 lavoratori

della Mecnavi

13 marzo 1987 – 13 marzo 2014

Ventisette anni sono passati da quel tragico venerdi 13 marzo 1987, quando nei cantieri navali del porto di Ravenna si verificò uno dei più tragici incidenti sul lavoro della storia del nostro paese.

13 operai morirono asfissiati all'interno della nave gasiera “Elisabetta Montanari” di proprietà della Mecnavi.

Era una tragedia annunciata, vennero alla luce situazioni note ma mai denunciate - lavoro nero, caporalato, disprezzo per le norme di sicurezza, arroganza degli imprenditori...

Le Acli Ravenna vogliono ricordare
i 13 operai e tutti i lavoratori caduti sul lavoro
con una
Santa Messa
GIOVEDI 13 MARZO alle ore 17,30
Chiesa di S. Agata Via Mazzini Ravenna 







Contatti
Pagina Facebook: ACLI Ravenna Facebook
Acli News on line:  Acli Ravenna News
Sito Acli:  www.acliravenna.it

domenica 16 febbraio 2014

Presentazione del libro "Zaccagnini: immagini e riflessioni per il futuro" curato da Aldo Preda.

PRESIDENZA PROVINCIALE ACLI - RAVENNA
Area Comunicazione



Cari Amici,
Vi trasmetto il manifesto dell'iniziativa del 28 febbraio 2014 - venerdì -  alle ore 17,30 presso la Sala Muratori  della Biblioteca Classense - via Baccarini n. 3 -  dove verrà presentato il libro "Zaccagnini: immagini e riflessioni per il futuro" curato da Aldo Preda.

 Ne parleranno Nuccio Fava insieme a Natalino Guerra, Matteo Casadio, Franco Gabici, Cristina Mazzavillani, Carlo Zaccagnini e Aldo Preda, con le proiezioni di Giuseppe Matteucci. Previsto anche un intervento di mons. Lorenzo Ghizzoni. Coordina Livia Molducci e conclude Pierluigi Castagnetti. 

L'evento è organizzato dal Centro Sudi Donati di Ravenna e dal Circolo Acli Zaccagnini con il  patrocinio dal Comune di Ravenna - 

Presidenza Provinciale Acli


Contatti
Pagina Facebook: Acli Ravenna
Pagina twitter: @acliravenna
Acli Ravenna News on line:  Acli Ravenna News
Sito Acli:  www.acliravenna.it